Ultimo giorno in Namibia
Rientriamo a Windhoek per consegnare la nostra Toyota a noleggio. La vernice nuova fiammante ha lasciato il posto a profondi solchi creati dalle spine delle acacie selvatiche sulla carrozzeria.
Rientriamo a Windhoek per consegnare la nostra Toyota a noleggio. La vernice nuova fiammante ha lasciato il posto a profondi solchi creati dalle spine delle acacie selvatiche sulla carrozzeria.
Nel 1993 la Fondazione Harnas ha aperto per la prima volta i cancelli della fattoria al pubblico. Il suo obiettivo primario è sempre stato quello della conservazione e della protezione degli animali. Gli operatori della fondazione e i volontari che ogni anno si alternano, intervengono immediatamente quando un animale viene ferito o maltrattato dall’uomo.
Dopo un lungo viaggio di quasi 500 chilometri raggiungiamo l’ingresso del Nxai Pan National Park e da qui procediamo verso i famosi Baines’ Baobabs immortalati per la priva volta dall’esploratore britannico Thomas Baines. Le sue opere ci offrono oggi un ritratto unico della vita coloniale in Africa del Sud.
Francistown è la seconda città del Botswana, definita spesso la “capitale del Nord”, mentre l’attuale capitale, Gaborone, si trova ben 400 chilometri più a sud. Abbiamo deciso di raggiungere la città, percorrendo i territori orientali del Botswana, per attraversare le numerose piccole riserve che costellano questa regione.
Lo spettacolo del tramonto sul fiume Chobe è uno dei ricordi che maggiormente mi resterà impresso nella memoria, con gli elefanti incuranti della nostra presenza che attraversano il fiume trafitti dai raggi infuocati del sole.
Il parco nazionale del Chobe non è tra i più grandi del Botswana ma è di gran lunga il più famoso e rinomato, sicuramente per la grande concentrazione di animali e la varietà e abbondanza di vegetazione.
La riserva si affaccia e copre il lato orientale del delta dell’Okavango con vaste aree di terre asciutte alternate a zone più paludose o allagate. Questo contrasto crea paesaggi affascinanti come nei pressi delle Chiefs Island o la Moremi Tongue.
Un tempo Maun era una vera e propria città di frontiera che accoglieva tra le sue braccia cacciatori di frodo e allevatori di bestiame provenienti da tutto il paese. Oggi una buona fetta dei suoi affari la deve al notevole afflusso di turisti in cerca di avventura sul Delta.