La Riserva di caccia Moremi

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DAY 19 ( 14 agosto 2001 ) | Seronga – Maun – Moremi ( Third Bridge Camp )

Stamane rientriamo a Seronga con i nostri mekoro, senza aver fatto grandi avvistamenti ma sicuramente appagati dall’esperienza di aver “navigato l’Okavango”. Nel primo pomeriggio il nostro Cessna decolla puntuale verso Maun e dall’alto ci possiamo ancora concedere il tempo per ammirare questo magnifico e immenso Delta africano.

Fotografia aerea del Delta dell'Okavango
Fotografia aerea del Delta dell’Okavango

Non appena atterrati recuperiamo la nostra jeep all’Audi Camp e e ci prepariamo per entrare nella Moremi Game Reserve. Nel gruppo aleggia una certa apprensione, dal momento che non abbiamo i permessi per soggiornare all’interno della riserva !

La riserva di caccia Moremi ha pochissimi e costosissimi lodge al suo interno e soltanto quattro areee autorizzate per il campeggio ( i permessi devono essere prenotati con largo anticipo ! )

In questo modo il governo del Botswana ha potuto sviluppare una politica di turismo a basso impatto ambientale poichè un numero limitato di turisti possono permettersi soggiorni costosi o riescono a trovare posto nei pochi campeggi regolamentati.

A Maun, parlando con la gente del posto, ci è stato riferito che sarebbe stato assolutamente impossibile pernottare nelle riserve senza i necessari permessi. Ci è stato anche consigliato di portare con noi molto carburante di scorta, difficile da trovare da quelle parti.

Per maggiore sicurezza acquistiamo due taniche da 25 litri per stivare del carburante in caso di emergenza e decidiamo, nonostante le perplessità del gruppo, di dirigerci al South Gate, l’ingresso meridionale della Moremi Reserve.

Il South Gate si trova a soli 80 km a nord di Maun lungo una pista sabbiosa, ma in discrete condizioni. Uno zelante ranger ci comunica laconico che tutti i campeggi sono al completo. Ci rilascia comunque un permesso di ingresso per poter attraversare la Riserva.

Decidiamo comunque di fare un tentativo e di raggiungere il Third Bridge Camp, 50 chilometri a nord-ovest del Gate. Il campeggio si affaccia su una laguna ricca di coccodrilli e ippopotami ed è considerato uno dei migliori camp all’interno della Riserva.

Il nome Moremi deriva dal capo Moremi della tribù Batawana. Ai Basarwa o boscimani che occupavano quell’area fu concesso di rimanere nella riserva, ma poi furono allontanati in maniera brutale dal governo che ne bruciò il villaggio.

La riserva si affaccia e copre il lato orientale del delta dell’Okavango con vaste aree di terre asciutte alternate a zone più paludose o allagate. Questo contrasto crea paesaggi affascinanti come nei pressi delle Chiefs Island o la Moremi Tongue.

Al suo interno ospita quasi 500 specie di uccelli ( dagli uccelli acquatici agli abitanti della foresta ), e numerose specie di fauna selvatica, tra cui bufali, giraffe, leoni, leopardi, ghepardi, iene, sciacalli, zebre e impala. L’habitat in cui vivono è ricco di boschi di mopane e foreste di acacia.

Ippopotami in uno stagno nella Moremi Reserve
Ippopotami in uno stagno nella Moremi Reserve

Con nostra grande sorpresa, all’ingresso del Third Bridge Camp non ci fanno alcun problema per pernottare, anche se privi di permessi. E devo dire non mi stupisco più di tanto visto che il campo non è recintato e si trova in mezzo ad un bosco nella savana con spazio a sufficienza per un esercito. Non ci sono nemmeno piazzole delimitate e ci si può sistemare dove si vuole.


Ippopotami nel Chobe National Park

Raggiungiamo il Chobe National Park

Il parco nazionale del Chobe non è tra i più grandi del Botswana ma è di gran lunga il più famoso e rinomato, sicuramente per la grande concentrazione di animali e la varietà e abbondanza di vegetazione.

L’area dello stagno di Savuti (Savuti Marsh area) dove stiamo campeggiando si trova nella porzione più occidentale del parco. Si tratta di un grande lago preistorico, ormai prosciugato e alimentato durante l’anno dal canale di Savuti. Nella regione si trovano ampie zone di savana e di prateria, con abbondanza di fauna ( facoceri, cudù, impala, zebre, gnu, elefanti, leoni, iene, ghepardi e così via).

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