PierLuigi Galliano

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La sottile linea rossa

Tra Grootfontein e Rundu la strada B8 attraversa il punto di controllo per le malattie animali. Si tratta di una recinzione che a tutti gli effetti separa il bestiame dei ranch a sud, dagli animali che si trovano a nord di questo punto veterinario.

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Verso il confine con il Botswana

Proseguiamo il nostro viaggio spostandoci sempre più a est, verso la remota località di Tsumkwe raggiungibile seguendo la strada C44, in discrete condizioni. Non sempre si trova carburante da queste parti e occorre pianificare con molta attenzione il proprio itinerario, portandosi dietro almeno qualche tanica di scorta.

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Tre notti nell’Etosha National Park

L’Etosha National Park occupa oltre 20.000 chilometri quadrati, dei quali un quarto occupato da un deserto di sale. E appunto il nome Etosha significa “grande luogo bianco”, proprio in riferimento al colore principale del suolo a causa della sua salinità. Un tempo questo parco costituiva la più grande riserva faunistica del mondo, poi ridimensionata nel corso degli anni.

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Le pitture rupestri di Twyfelfontein

Siamo diretti a Twyfelfontein, situata in una verdeggiante vallata della Namibia. Il popolo dei Damara la chiamava Uri-Ais, “sorgente saltellante”. Ma i primi coloni bianchi che provarono a insediarsi qui nel 1947 non trovarono la sorgente, e ribattezzarono il luogo Twyfelfontein, che significa “sorgente dubbia”.

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Seguendo la suggestiva Skeleton Coast

Un tempo questa località era particolarmente inospitale e difficile da raggiungere per via del deserto che si estende per decine di chilometri verso l’interno e dal mare è difficile avvicinarsi a causa delle forti onde causate dalla corrente del Benguela. Per questo i boscimani la definivano “terra che Dio ha creato con rabbia” e i portoghesi “as areais do Inferno”, le sabbie dell’Inferno.

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Alba sulle dune di Sossusvlei

L’alba è di sicuro il momento migliore per godere questa meraviglia della natura. Il paesaggio delle dune di sabbia assume una colorazione intensa compresa fra il rosa e l’arancione. Questo fenomeno è dovuto alla presenza di particelle di ferro nella sabbia e alla sua relativa ossidazione. I colori cambiano continuamente mentre il disco dorato segna il nascere di un nuovo giorno. Le dune più antiche assumono il colore rosso più intenso.