700 km in camper lungo la famosa “Route des Grandes Alpes”

La Route des Grandes Alpes è un itinerario meraviglioso da percorrere in camper o ancora meglio in furgone, attraversando le Alpi francesi per oltre 700 km e superando 18 valichi alpini di cui 6 a più di 2.000 m di altezza ! Per gli amanti dei numeri, il passo più alto è quello del Col de l’Iseran, a 2770 metri sul livello del mare e il dislivello complessivo superato è di oltre 16.000 metri.


Avvertenze lungo il percorso !

L’itinerario proposto è sicuramente impegnativo, soprattutto se percorso nel giro di pochi giorni ( noi consigliamo una settimana o più per godere appieno dei panorami alpini e dei suggestivi borghi e paesi attraversati ) Ma si tratta anche di un itinerario che richiede di prestare molta attenzione alla guida e in particolare alle condizioni del proprio mezzo prima della partenza ( freni e gomme sopra tutto )

Non ci stancheremo mai di ricordare come, soprattutto nel caso di grandi pendenze in discesa, sia fondamentale utilizzare il freno motore e non solamente i freni e di moderare assolutamente la velocità. Se state rallentando la marcia, accostate appena possibile e lasciate passare chi ha più fretta di voi o pensa di gareggiare in Formula 1 !

Valichi alpini e colli lungo il nostro itinerario

I valichi alpini e i colli in generale sono passaggi con particolari caratteristiche nel rilievo geografico che consentono di attraversare in modo più o meno agevole versanti diversi della catena alpina. In questo articolo abbiamo preso come riferimento la strada principale indicata dal sito ufficiale Route des Grandes Alpes senza considerale eventuali varianti oggetto eventualmente di un futuro approfondimento.

Appena giunti a Mentone, sul confine tra Italia e Francia

Ufficialmente il nostro itinerario parte da Nizza, dove però è praticamente impossibile fermarsi per la notte in sosta libera. In passato era possibile fermarsi a Mentone, dove un tempo era consentito sostare nei pressi della vecchia dogana al confine con l’Italia.

> Per approfondire: Sosta libera in camper lungo la Costa Azzurra. Ecco dove è ancora possibile !

Col d’Èze ( 507 m )

Il primo colle che incontriamo è il Col d’Èze ( 507 m ) che sovrasta il delizioso comune francese che appartiene al dipartimento delle Alpi Marittime, con le sue vecchie case medievali e le boutiques di artisti locali. Dal Colle si può ammirare uno dei panorami più eccezionali della riviera.

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Peccato che la sosta qui sia davvero difficile, soprattutto per mezzi di grandi dimensioni. Noi francamente non siamo mai riusciti a fermarci da queste parti, con il nostro camper. L’unica sosta libera possibile ( vietata la notte ) è lungo la Moyenne Corniche ( Strada M6007 ) che corre parallela al nostro itinerario, solo poco più sotto con alcuni parcheggi 600m prima dell’abitato di Èze ( GPS: N43.72684° E7.35119° )

Attenzione: i parcheggi sono accessibili solo in un senso di marcia, quello verso il mare. Se riuscite a fermarvi qui, vale sicuramente la pena, una passeggiata tra i pittoreschi vicoli inondati dal profumo di gelsomino e le antiche dimore trasformate in boutique e in atelier di artisti.

La Route des Grandes Alpes scende nuovamente sul mare, a Mentone sul confine italiano, a pochi passi da Ventimiglia. La città è denominata la “Perla della Francia”, forse per merito del suo clima mediterraneo, con inverni miti e soleggiati ed estati calde e secche e un microclima che la protegge dai venti freddi delle Alpi. Qui fruttificano molti limoneti e il limone è proprio il simbolo della città. La Festa del limone si svolge negli ultimi fine settimana di febbraio.

Ed è proprio da qui che il percorso della Route des Grandes Alpes comincia a mostrarsi in tutto il suo splendore. Si punta decisamente a nord, lungo la strada D2566, che in breve raggiunge Il villaggio di Castillon, ricostruito in passato molte volte sia a seguito di guerre che di catastrofi naturali ( il terremoto in Liguria del 1887 )

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Sosta fattibile presso la chiesa del paese, ma solo per piccoli van ( GPS: N43.83341° E7.47265° )

Col de Castillon ( 728 m )

Passiamo il Col de Castillon ( 728 m ), che segna l’ingresso nello splendido Parco Naturale del Mercantur. Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo: Sosta libera in camper nel Parco Nazionale del Mercantour, dove consigliamo tra l’altro di percorrere il bellissimo circuito dell’Authion in MTB, a piedi o in camper.

L’abitato di Sospel, situato nel lembo meridionale del Mercantour è un piccolo e tranquillo borgo medievale celebre per il suo “Ponte vecchio”, uno degli ultimi d’Europa, un ponte fortificato del XIII secolo.

Una vista del ponte vecchio di Sospel
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Non è facile fermarsi in centro in sosta libera, ma è possibile sostare o pernottare di fianco al campeggio municipale che si trova nei pressi del complesso sportivo, in riva al fiume. A seconda dei periodi dell’anno potrebbe essere richiesta da un incaricato una tariffa di 5€ per la notte ( GPS: N43.87881° E7.44269° )

Col de Turini ( 1604 m )

La strada D2566 prosegue per il Col de Turini ( 1604 m ) davvero piacevole da guidare, con i suoi 40 km di lunghezza e ben 44 tornanti “a grappolo” lungo il percorso. Finalmente si comincia a fare un pò sul serio e a mettere alla prova le nostre capacità di guida sulle strade alpine.

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Dopo aver percorso quasi 1300 metri di dislivello, è possibile fermarsi in sosta libera per la notte nell’ampio parcheggio asfaltato nei pressi degli hotel che si trovano sul passo ( GPS: N43.97731° E7.39184° ) Sul posto troviamo una fontana per il carico d’acqua.

La strada che scende dal Col de Turini è ripida e tortuosa e consigliamo di percorrere lentamente i numerosi tornanti con le marce ridotte e il freno motore, per evitare di surriscaldare i freni.

A valle ci attende il delizioso villaggio di La Bollène-Vésubie, stazione climatica estiva famosa per il benessere della sua acqua sorgiva ricca di minerali ed eccellente per i reni. Le sue proprietà sono ben conosciute sin dal XIX secolo.

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E’ possibile parcheggiare in paese anche con un camper di medie dimensioni. Seguite il cartello per il parcheggio e andate oltre gli stalli per auto, nella zona sterrata ma pianeggiante ( GPS: N43.99140° E7.33153° )

Il paese successivo, Roquebillière rappresenta l’unico centro termale della Costa Azzurra con la stazione di Berthemont-les-Bains che promette di curare problemi alle articolazioni per merito delle sue miracolose acque solforose e il panorama mozzafiato sulla valle della Vésubie.

Purtroppo il piccolo abitato non ha grandi parcheggi da offrire per camperisti. Se volete fermarvi qui avrete bisogno di un piccolo van oppure scegliere il comodo campeggio Les Templiers

Col Saint-Martin ( 1550 m )

Noi proseguiamo lungo la strada M2565 verso Saint-Martin-Vésubie ( 928 m ) nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour.

Amelie ospite di una rievocazione storica a Saint Martin de Vesubie ( 2015 )

Per approfondire leggi: Saint-Martin-Vésubie porta del Parco Nazionale del Mercantour

Siamo pronti per affrontare un nuovo passo, il Col Saint-Martin ( 1550 m ), per la verità non particolarmente impegnativo. In cima si trova la stazione di sport estivi ed invernali della Colmiane. Qui e’ possibile praticare sci, mtb, escursionismo, ferrate.

Per gli amanti delle emozioni forti consigliamo di non perdere la favolosa zipline gigante distribuita su due linee per una lunghezza complessiva di 2663 metri e da percorrere ad una velocità massima che sfiora i 120 km /h

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E’ possibile sostare nei pressi dell’ufficio del turismo ( GPS: N44.07107° E7.22168° ) lungo la strada, tranquilla la notte. Il colle è stato percorso un paio di volte dal Tour de France.

Col de la Cuillole ( 1678 m )

La strada M30 che conduce al Col de la Cuillole ( 1678 m ) è piuttosto stretta nel suo tratto iniziale e in passato ci è stato sconsigliato di percorrerla con il nostro camper ( lunghezza 7.15 m ) Ne abbiamo percorso un breve tratto ma poi siamo tornati indietro sui nostri passi.

Il colle unisce Saint-Sauveur sur Tinée alle gole del Cians e di Daluis che si raggiungono passano dal villaggio di Beuil. Si tratta di una deviazione verso sud, lungo la stretta D28 ( consigliata ai furgonati ) rispetto all’itinerario qui proposto ma che sicuramente vale la pena di provare se avete tempo a disposizione.

La salita al Colle presenta una pendenza regolare, ma sempre superiore al 7% e attraversa panorami mozzafiato, immersi in una natura davvero incontaminata. Nella zona di Roubion, posto all’interno del Parco Nazionale del Mercantour è stato reintrodotto il gipeto, un avvoltoio possente la cui apertura alare può raggiungere i tre metri.

Il villaggio medievale di Roubion merita sicuramente una sosta. Arroccato a nido d’aquila sulle rocce circostanti, vi porterà indietro nel tempo. Passeggiate tra le sue ripide e strette stradine acciotolate, tra vecchi fienili, colombaie e antiche meridiane.

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Lo potete raggiungere comodamente con una breve passeggiata lungo il sentiero pedonale ( 1500 metri ) dalla bella area di sosta gratuita con servizi ( GPS: N44.08390° E7.04270° ) | Nell’immagine di street view ancora da costruire ( 2014 )

Col de Valberg ( 1672 m )

Proseguendo lungo la D28 la salita al Col de Valberg ( 1672 m ) è morbida con pendenza massima del 4%. Valberg è una stazione sciistica costruita tra boschi di larici e pascoli.

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Trovate possibilità di sosta nell’ampio parcheggio ( anche per bus ) di fronte alla Gendarmerie ( GPS: N44.09268° E6.93450° )

Un’escursione popolare da queste parti è quella del Sentiero Planetario ( 10 km andata e ritorno ) Il percorso in lieve pendenza riproduce in scala le distanze tra i pianeti del sistema solare e attraverso apposite bacheche ad ogni sosta fornisce la informazioni sui vari astri.

A Valberg trovate anche una comoda area di sosta a pagamento ( GPS: N44.09590° E6.93665° ) La segnaliamo perchè il rapporto qualità/prezzo merita una menzione. Aperta tutto l’anno, al prezzo di 10€ tutto compreso ( inclusa elettricità ) e a soli dieci minuti a piedi dal centro. Cosa volere di più ?

Da Valberg la D28 scende per 13 chilometri con una pendenza media del 7%, con qualche tornante fino all’abitato di Guillaumes, situato nel cuore della Riserva Naturale delle Gorges Rouges du Cians et de Daluis, meglio conosciuta come il “piccolo Colorado della Provenza”. Il villaggio medievale di Guillaumes è dominato da uno sperone roccioso sul quale si affacciano le rovine d’un antico castello.

Se volete fermarvi qui, trovate una comoda area di sosta gratuita ( GPS: N44.08830° E6.85305° ) all’ingresso del villaggio. Il Camper Service di tipo Flot Bleu è a pagamento ( Trovate la mappa di tutte le stazioni qui: http://www.flotbleu.com/ ) con gettoni da richiedere al bar del centro.

Col de la Cayolle ( 2326 m )

Il colle fa da naturale spartiacque tra il dipartimento francese delle Alpi Marittime e quello dell’Alta Provenza. Saliamo il versante sud partendo da St-Martin-d’Entraunes ( 1043 m ) Sono circa 21 chilometri di strada spettacolare con una pendenza media del 6.5% che risale la Valle del Var, rientrando nel Parco del Mercantour.

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Sul colle è possibile fermarsi in sosta nei piccoli parcheggi ( GPS: N44.25965° E6.74390° ) nei pressi del Rifugio del Col de la Cayolle. La sosta notturna non sempre è tollerata ( dipende dal periodo e dall’affollamento ) Nel dubbio chiedete al gestore del rifugio o ai guardaparco che sorvegliano la zona.

Consigliamo una sosta a Estenc, ultimo abitato della Valle del Var, prima del colle. L’unico punto sosta è il piccolo parcheggio di fronte al Relais de la Cayolle ( GPS: N44.23516° E6.75200° ) Qui è possibile praticare ogni sorta di attività sportiva, dal trekking all’arrampicata, dallo sci di fondo alle cavalcate con l’asino !

Scendiamo il versante nord, con una lunga discesa ( una delle più lunghe delle Alpi, ben 30 chilometri ! ) che presenta dunque una pendenza media molto dolce pari al 4.5% e che consente di far riposare i nostri freni. Si raggiunge Barcellonette ( 1136 m ), situata al centro della Valle dell’Ubaye, e a soli 32 chilometri dal confine con l’Italia.

Costellata di parchi e giardini, questa città solare è curiosamente festosa grazie alle facciate delle case messicane e alle numerose botteghe di artigianato proveniente proprio dal Messico. Si tratta infatti di una concentrazione di edifici costruiti tra 1880 e il 1930 da emigrati francesi ritornati in patria dopo aver fatto fortuna all’estero.

In città ci sono diversi parcheggi ma noi abbiamo preferito fermarci in sosta a Jausiers, nella regione delle Alpi d’Alta Provenza. Questa tranquilla cittadina si erge lungo il fiume Ubaye. Per gli appassionati di sport acquatici la sua collocazione ne fa un punto di riferimento per splendide discese in canoa o rafting.

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Il parcheggio sterrato ( GPS: N44.41320° E6.73004° ) si affaccia appunto sull’Ubaye e offre ampie possibilità di sosta in pleinair. Poco prima, all’ingresso sud dell’abitato trovate anche un comodo camper service di tipo Flot Bleu a pagamento con bancomat ( 3€ per carico, scarico )

Per approfondire leggi il nostro articolo: Le “ville messicane” di Jausiers

Col de Vars ( 2108 m )

Proseguendo verso nord, lungo la D902 si sale verso il Colle di Vars ( 2108 m ), una delle mete classiche del Tour de France e del Giro d’Italia. Stiamo attraversando le Alpi Cozie francesi e il colle congiunge la Valle dell’Ubaye con la valle di Briançon. La strada è stata costruita oltre un secolo fa, nel 1893 così come quella del colle successivo, l’Izoard.

Una delle splendide soste lungo la strada del Col de Vars ( 2015 )

Salendo dal versante sud subito dopo l’abitato di La Condamine-Châtelard si può ammirare l’imponente Fort de Tournoux, splendido esempio di architettura militare di metà ‘800 arroccato su una falesia di 300 metri a strapiombo sulla strada. La vera salita al Col de Vars comincia dall’abitato di St-Paul-sur-Ubaye e per circa otto chilometri la pendenza media sarà dell’8%, con alcuni strappi superiori al 10%

E’ possibile fermarsi per la notte nel parcheggio di fronte allo snack bar “l’Igloo” ( GPS: N44.53895° E6.70257° ) per godere dell’incantevole paesaggio e approfittare dei sentieri che da qui partono per innumerevoli escursioni nella zona.

Poco oltre si incontra il rifugio Napoléon, costruito nel 1857 e affacciato su un piccolo laghetto artificiale. Questi rifugi vennero fatti costruire da Napoleone III, rispettando il volere di Napoleone Bonaparte. Sette rifugi si trovano sui passi del Manse, Agnel, La Croix, Izoard, la Festre, le Noyer e Vars e in origine servivano da riparo per viaggiatori in difficoltà. Il suo custode offriva sempre riparo gratuito e una zuppa calda.

Noi ci siamo fermati una notte nella stazione sciistica di Vars – Les Claux ( 1879 m ) dove si trova un’ottima area di sosta gratuita con tutti i confort. Soltanto la corrente è a pagamento ( 5€ per 3 ore di utilizzo ) Viene fornita dalle 7:00 alle 18 e il gettone si acquista presso l’ufficio del turismo.

Vars vanta il titolo di stazione più veloce del mondo. Qui infatti è stato stabilito nel 2016 da Ivan Rigone il record sulla pista di Chabrières, raggiungendo sugli sci la folle velocità di 254 km orari !

Col d’Izoard ( 2360 m )

La strada D902 passa dall’abitato di Guillestre e attraversa le spettacolari Gorges du Guil. E’ un tratto che va percorso con molta attenzione e sicuramente sconsigliato a camper di grosse dimensioni !

La strada fu costruita tra il 1905 e il 1911, a strapiombo per centinaia di metri sulle acque tumultuose del fiume Guil. Questa via d’accesso consentiva di congiungere il Queyras con la valle della Durance. Tagliata nella roccia nei primi chilometri e con quattro stretti tunnel di pietra è sicuramente una strada mozzafiato e unico accesso da sud al Col d’Izoard

STREET VIEW: Segui le spettacolari Gorges du Guil in tempo reale !

Il Col d’Izoard ( 2360 m ) è stato spesso protagonista del Tour de France e in qualche occasione anche del Giro d’Italia. Fausto Coppi detiene lo scettro di unico ciclista ad essere giunto per primo in cima al colle sia nel Giro d’Italia che e nel Tour de France ( entrambi nel 1949 ) A lui è dedicata una targa in cima al colle. Questa mitica strada è stata aperta nel 1893 dal generale Baron-Berge, al quale è dedicato il memoriale eretto nel 1934.

STREET VIEW: E’ possibile sostare in cima al colle, nei piccoli parcheggi sterrati lungo la strada ( GPS: N44.81980° E6.73501° )

Poco più a valle del colle dell’Izoard, a quota 2280 m si incontra un’altro Refuge Napoléon, uno dei sette rifugi costruiti per volere di Napoleone Bonaparte in ringraziamento dell’accoglienza avuta al suo ritorno dall’Isola d’Elba.

Scendendo lungo il versante nord per 19 chilometri, con una pendenza media del 6.5% ma con tratti ripidi tra l’8% e il 9% raggiungiamo Briancon.

Per approfondire leggi l’articolo: Briançon e le fortificazioni del Vauban patrimonio dell’Unesco

Col du Lautaret ( 2057 m )

La strada D1091 per il Col del Lautaret ( 2057 m ) corre veloce e in salita progressiva, con una pendenza media del 3%. Nessun problema dunque per qualunque tipo di mezzo. Si tratta forse di una delle salite meno impegnative di tutto il percorso.

Costeggiamo lo splendido Parc National Des Écrins, con viste memorabili dei ghiacciai circostanti. In cima al Colle si incontrano numerosi parcheggi, adatti anche alla sosta notturna. Trovate anche toilettes pubbliche, acqua e una brasserie.

Sosta libera sul Col du Lautaret ( 2770 m )
STREET VIEW: Uno dei numerosi parcheggi sul Col du Lautaret ( GPS: N45.03437° E6.40472° ) con vista sul Galibier

Col du Galibier ( 2642 m )

Per gli appassionati di ciclismo questa è una delle ascensioni più famose delle Alpi. Situato a cavallo dei dipartimenti francesi di Savoia e delle Hautes-Alpes, è il quarto colle più alto delle Alpi francesi. La strada fu cominciata intorno al 1880 e la sua costruzione terminò soltanto nel 1891 con la realizzazione del tunnel di valico.

A 2301 metri di altitudine si incontra il monumento al ciclista Marco Pantani nel punto in cui, il 27 luglio 1998, il Pirata firmò una delle imprese che l’hanno consegnato alla storia dello sport mondiale, vincendo il Tour De France, dopo aver conquistato anche il Giro d’Italia

In vetta ci fermiamo per qualche scatto fotografico in prossimità del monumento dedicato ad Henri-Desgrange, grande campione ciclistico della fine del XIX secolo e promotore del Tour de France nel 1903. Da qui si attende il semaforo verde per attraversare un breve tratto di traforo e in pochi minuti ci ritroviamo sul versante affacciato sulla Valle della Maurienne.

Sosta per una foto nei pressi del monumento dedicato a Henri-Desgrange

Non ci sono grandi parcheggi per sostare sul colle, ma sicuramente i vanlifer non avranno problemi a trovare qualche spot panoramico per fermarsi, anche solo per scattare qualche spettacolare fotografia !

Ancora una volta la discesa è ripida, con una pendenza media del 7% per 18 chilometri di sviluppo con molti tratti che metteranno alla prova i vostri freni per le pendenze intorno all’8%-9% !

Rilassatevi e godetevi la vista spettacolare che si para davanti ai vostri occhi mentre la strada vi conduce a Valloire, deliziosa località situata nel cuore della Vallée d’Or e ai piedi del Col du Galibier.

Meta ideale d’estate e d’inverno per gli appassionati di tutti gli sport. La sua particolare collocazione in mezzo alla natura consente passeggiate ed escursioni lungo meravigliosi sentieri ben segnalati, gite in mountain bike o a cavallo. Nella stagione invernale é meta favorita degli appassionati di sci grazie ai suoi numerosi impianti di risalita.

Il villaggio offre un’accoglienza davvero strepitosa, con numerosi alberghi e ristoranti, negozi di abbigliamento sportivo e ritrovi per le vostre serate in compagnia. Eventi e manifestazioni sono programmati nel corso di tutto l’anno. Una curiosita’ particolare sono le sculture giganti realizzate con la paglia che ogni anno radunano artisti di tutto il mondo. Sono esposte nella frazione di Le Verney, poco distante dal paese.

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In città potete parcheggiare in SOSTA LIBERA nei pressi del campeggio, di fianco allo skatepark ( GPS: N45.16819° E6.42975° ) E’ possibile fare CAMPER SERVICE GRATUITO poco più avanti, presso il parcheggio del Camping Sainte-Thècles grazie ad una nuova postazione Flot Bleu. Troppo avanti i francesi !

Col du Télégraphe ( 1566 m )

La salita al Col du Télégraphe ( 1566 m ) dal versante sud presenta una difficoltà ridicola coi i suoi 163m di dislivello e una pendenza media del 3.5% rispetto al versante nord di discesa con 851 metri di dislivello e una pendenza media del 7%

Il passo collega la città di Valloire con Saint-Michel-de-Maurienne, teatro di un gravissimo incidente ferroviario nel 1917.

Sulla strada che conduce al colle c’è il Forte del Télégraphe, situato in una posizione strategica sulla valle della Maurienne. Il passo è stato più volte percorso dal Tour De France perché si trova a 22 km dal Colle del Galibier (2645 m) che spesso è stato il punto più alto della corsa in giallo.

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Sosta notturna nel parcheggio sterrato del Relais du Télégraphe o nei dintorni ( GPS: N45.20258° E6.44458° ) Durante il giorno, specialmente in alta stagione il posto è mooolto frequentato !

La strada ripida che scende dal versante nord è decisamente più monotona e meno interessante e attraversa abitati di scarso interesse. Anche Modane ci è sembrata piuttosto bruttina.

Col de l’Iseran ( 2770 m )

Proseguendo lungo la D1600, dopo Modane il panorama migliora decisamente e poco dopo, costeggiando il fiume Arc, si raggiungono gli spettacolari Forti de L’Esseillon. I forti sono cinque e sono stati costruiti tra il 1819 e il 1834 per proteggere l’accesso al colle del Moncenisio. Furuno progettati in maniera da potersi difendere uno con l’altro grazie al fuoco incrociato, fornendo riparo ad oltre 10.000 uomini.

Oggi i forti sono stati profondamente ristrutturati, dopo un lungo periodo di abbandono e ospitano musei, bar e ristoranti. Il posto è diventato un’attrazione per grandi e piccini anche per via della spettacolare “Via Ferrata del Diavolo” e dei sentieri che collegano i fortini della zona.

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Parcheggio sterrato in prossimità del Forte Redoute Marie Thérèse ( GPS: N45.20797° E6.73653° ) | In alta stagione consigliamo di giungere presto la mattina o la sera tardi per trovare posto. Molto affollato e trafficato poichè posto sulla strada principale, ma comodo per visitare i Forti o praticare attività sportive.

La strada D1600 prosegue in direzione Nord-Est oltrepassando il bivio per il Moncenisio, aprendosi in una vallata meravigliosa. Passiamo Bessans e Villarons, due centri di fondo che ospitano anche piste estive per roller-sky e in breve raggiungiamo l’abitato di Bonneval-sur-Arc, classificato come uno dei più belli di Francia, grazie ai suoi edifici in pietra perfettamente conservati che testimoniano la vita di un tempo.

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Ampio parcheggio all’entrata del vecchio borgo di Bonneval-sur-Arc ( GPS: N45.37230° E7.04957° ) con acqua da abbeveratoio. Non ci sono indicazioni ne divieti per il pernottamento notturno. Numerosi altri parcheggi in zona.

Appena usciti dal paese, la strada comincia a salire ripida con tratti di pendenza intorno all’8-9% Siamo diretti alla cima del Col de L’Iseran ( 2770 m ), attraversando il Parc National de la Vanoise e da qui la vista sui ghiacciai circostanti lascia a bocca aperta.

Lungo la strada per il Col de l’Iseran ( 2770 m )

Questa strada asfaltata è stata inaugurata il 10 luglio 1937, dopo anni di lavori e rappresenta secondo alcune fonti il valico stradale più alto d’Europa. A causa dell’elevata altitudine e delle precipitazioni nevose il passo è aperto solo da giugno a settembre.

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Sul colle è possibile sostare nell’ampio parcheggio di fianco alla cappella dell’Iseran ( GPS: N45.41700° E7.03038° ) NOTA BENE: Informarsi bene sulle tappe del Tour de France che tocca sicuramente ogni anno alcuni di questi passi.

Sedici chilometri e mille metri più a valle, con una pendenza media del 6%, incontriamo l’abitato di Val-d’Isère, che fa parte insieme a Tignes di una importantissima area montana a vocazione turistica e sportiva denominata Espace Killy e che ospita regolarmente competizioni sciistiche. Come ricorda il nome, la cittadina si trova lungo il corso del fiume Isère.

In paese non ci sono molte possibilità di sosta, tranne un campeggio all’inizio dell’abitato. Trovate invece un’area di Camper Service gratuita a queste coordinate ( GPS: N45.45471° E6.96993° ) Purtroppo il parcheggio per camper in questa zona non esiste più.

Si prosegue lungo la D902 verso Bourg-Saint-Maurice, dove in passato si sono svolte tre edizioni dei Campionati mondiali di canoa/kayak: nel 1969, 1987 e 2002. Nel suo territorio si trova l’importante stazione sciistica di Les Arcs.

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Piccolo parcheggio in un quartiere residenziale. Normalmente la sosta notturna è TOLLERATA, ma in alta stagione la polizia locale potrebbe gentilmente farvi allontanare. Sosta libera non significa campeggiare e dunque come sempre consigliamo di comportarsi civilmente stazionando senza lasciare oggetti fuori dal camper o porte e finestre spalancate ! ( GPS: N45.61976° E6.77384° ) | NOTA: Ci sono molti altri parcheggi in zona, nei pressi del lago.

Cormet de Roselend ( 1967 m )

Il vocabolo “Cormet” in lingua franco provenzale ( patois ) significa Colle. E sicuramente questo è uno dei più bei colli alpini attraversato dalla Route des grandes Alpes che introduce al Lago di Roselend. Con una giornata serena le acque turchesi del lago vi costringeranno a fermarvi lungo le sue sponde.

Per noi quasi una tappa obbligata ogni volta che passiamo da queste parti. Il nostro spot preferito, anche se un pò affollato in estate si trova proprio sulla riva del lago, a pochi passi dalla diga di Roselend ( GPS: N45.69160° E6.63053° )

Una vista dal Lago di Roselend ( 2021 )
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Sul Colle di Roselend è possibile fare SOSTA LIBERA nell’ampio parcheggio sul bordo della strada, spesso affollato di camper ( GPS: N45.69160° E6.69195° ) Nessun servizio in loco. Punto di partenza per una via ferrata.

Numerosi tornanti attraversano una folta pineta e ci conducono alla graziosa località di Beaufort dove, manco a dirlo potrete gustare il famoso formaggio francese a pasta pressata da latte crudo di vacca, tipico della regione. In paese trovate una comoda area di sosta gratuita ( GPS: N45.71963° E6.56976° ) con pagamento esclusivo della tassa di soggiorno ( 0.22€/giorno a persona ! ) Per i servizi di camper service occorre invece rivolgersi al vicino campeggio dove è possibile scaricare le acque grigie o pagare 3€ per carico acqua e scarico wc

Col de Saisies ( 1658 m )

Sedici chilometri ci separano dal Col de Saisies ( 1658 m ) con una pendenza media del 6% ma con alcuni strappi al 7%-8%. Il Colle ospita un’importante stazione sciistica attrezzata con 53 piste di sci alpino, 15 di sci di fondo e 30 impianti di risalita e fa parte del comprensorio sciistico Espace Diamant.

In occasione dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville nel 1992 venne realizzato il centro di sci nordico e la località ha ospitato numerose gare della Coppa del Mondo di biathlon e della Coppa del Mondo di sci di fondo. Anche la popolare trasmissione televisiva Giochi senza frontiere realizzò qui due puntate nel 1988.

Il Colle è in realtà un vero e proprio parco sportivo all’aria aperta, sempre molto affollato.

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Non ci sono possibilità di sosta libera sul colle e l’unico punto per fermarsi è il gigantesco parcheggio/area di sosta per circa 70 mezzi. Tariffe a tempo ( 9€ per 24 ore, 2€ per i servizi ) Il parcheggio è aperto tutto l’anno ed è posizionato in posizione strategica, a due passi dalle piste da sci e da tutte le attrazioni sportive ( GPS: N45.76175° E6.53373° )

Col de Aravis ( 1486 m )

Seguendo la D909 raggiungiamo il Col de Aravis ( 1486 m ) che separa i dipartimenti francesi della Savoia e dell’Alta Savoia. Il Colle è stato percorso innumerevoli volte ( una quarantina ) dal mitico Tour de France ed è sempre molto affollato.

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Qui si trovano numerosi parcheggi per la sosta, spesso molto affollati di camperisti ( GPS: N45.87169° E6.46444° )


La strada D909 prosegue poi verso La Clusaz, affollata stazione sciistica dove si pratica sia lo sci alpino che lo sci nordico. In passato ha ospitato alcune tappe dalla Coppa del Mondo di sci di fondo e della Coppa del Mondo di freestyle.

Col de la Colombière ( 1613 m )

Attraversiamo l’affollato villaggio di montagna chiamato Le Grand Bornand, meta ideale nei weekend per gli abitanti di Ginevra da cui dista solo un’ora di macchina. Siamo nel cuore del massicciio degli Aravis e questa località di villeggiatura con la sua tipica architettura secolare è la località ideale per la vacanza in famiglia.

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A soli cinque minuti a piedi dal paese, trovate un grande parcheggio per camper senza servizi ( GPS: N45.94160° E6.43598° ) Aperto tutto l’anno è spesso completo, quindi consigliamo arrivare presto per trovare posto. In paese dovrebbero a breve inaugurare un Camper Service gratuito poco distante.

Saliamo il versante sud-ovest del Col de la Colombière ( 1613 m ) per dodici chilometri, con una pendenza media del 6%, non troppo impegnativa dunque. In breve si raggiunge il valico dove non ci sono grandi spazi per parcheggiare.

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Per la sosta al Col de la Colombière noi consigliamo il piccolo parcheggio sopra la strada, l’unico forse non in pendenza ( GPS: N45.99243° E6.47688° ) Per una sosta veloce potete anche fermarvi lungo la strada del colle.

Col des Gets ( 1170 m )

E’ questo l’ultimo colle della Rutes des Grandes Alpes. La strada ci conduce alla tappa finale del nostro viaggio: il comune francese di Thonon-les-Bains situato in Alta Savoia, sulle rive del lago di Ginevra. Affascinante stazione termale ai tempi della belle époque, famosa per le sue acque idrominerali.

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E’ possibile sostare in alcuni parcheggi fronte lago come quello in Rue de la Plage ( GPS: N46.36320° E6.44213° ) a pagamento ( 2€ ) soltanto di giorno e liberi la notte dalle 18h alle 9h del mattino.

AVVERTENZA

Le località descritte in questo articolo sono state visitate nel corso di anni differenti.
Le informazioni sono state tutte ricontrollate ma sappiate che

Le cose cambiano nel tempo: le soste gratuite diventano a pagamento, i prezzi aumentano, le aree di sosta cambiano gestione o chiudono, la qualità dei servizi migliora o diventa più scadente. I parcheggi in cui fermarsi con il camper ( le cosiddette soste “tollerate” ) vengono banditi dai comuni. Ci sono periodi dell’anno ( normalmente in alta stagione ) in cui non è possibile fermarsi in sosta libera in alcune delle località descritte.

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