Il regista che vive in un campeggio

Vive da 10 anni in una casa mobile. Non è esattamente una villa Hollywoodiana, o un attico a Cinecittà, eppure, dalla piazzola di un campeggio in provincia di Lecco, il regista Paolo Goglio ha portato in televisione più di 150 documentari sul suo stile di vita e ultimamente un film per le sale cinematografiche.

La casa mobile in cui vive Paolo

La bandiera di Amore con il Mondo si dondola al vento tiepido di primavera sotto le fronde bianche di un ciliegio in fiore, come sottofondo musicale le acque di un ruscello si mixano con il cinguettio dei passeri e il canto dei merli. Il proprietario è assente, potrebbe essere, dicono, in un bosco con le sue telecamere, oppure in cima a una montagna con la sua bandiera, o ancora chissà dove, alla ricerca di spazi incontaminati per realizzare le puntate del suo format televisivo con il suo cane Dastan e la tenda Maggiolina.

Quando inciampi, nella vita, ti rialzi, magari un pò acciaccato, ma hai acquisito esperienza e la prossima volta farai più attenzione.

Poi magari inciampi di nuovo, scivoli, perdi l’equilibrio o ti cade una tegola in testa. Fa male, ma ti alzi ancora e riprendi il cammino, cercando di fortificarti e di aumentare ancora la soglia di protezione. Ma quando l’intero castello che hai edificato a fatica, la fortezza che custodisce tutto il tuo patrimonio di cose materiali, oggetti, valori, credenze e abitudini, beni e certezze implode su se stesso bombardato alle fondamenta dalla catapulta del destino, ti ritrovi sotto un cumulo di macerie, una gigantesca nuvola di polvere in cui è difficile guardarti intorno perchè non c’è più nulla.

Paolo Goglio a Mostar

E quando la polvere si dirada spazzata dal vento, ti ritrovi in uno spazio vuoto e silenzioso: non c’è segnaletica, non ci sono indicazioni, non c’è più nessuno. Ci sei solamente tu. Ferito e sconsolato, confuso e disarmato. Non sai cosa fare e riprendi a camminare, ripartire, risalire perchè come un fiore di primavera noi tutti siamo sempre e comunque chiamati a rinascere.

In quel momento mi è giunta, quasi per ispirazione dal cielo, una nuova missione di vita, una ragione per rialzare lo sguardo e guardare avanti, verso l’orizzonte lontano. Ho subito iniziato a prendere appunti, decine… migliaia di appunti su centinaia di bigliettini e in ultimo ho scritto il nome del nuovo progetto che ero chiamato a compiere: Amore con il Mondo.

Paolo in Olanda tra i tulipani

Non avevo risorse e mi sono rifugiato a vivere in campeggio, pensavo che sarebbe stata una soluzione provvisoria giusto per superare quel momento di crisi esistenziale ed economica ma ormai ero tagliato fuori dal mondo sociale, lavorativo e, soprattutto, sommerso dalla pressione fiscale che nei momenti più disperati ti affonda definitivamente.

Sono passati 10 anni e paradossalmente la mia qualità di vita è migliorata, ho iniziato ad apprezzare ogni singolo momento caricandomi di energie diverse, colori e profumi, dialogando con il sole e con le stelle, con i fiori e con le acque, le rocce e le nuvole, le creature del cielo e i frutti del sottobosco. E questa nuova gioia di esistere, questa felicità centrata sull’essere e non più sull’avere, è esattamente quello che ho concepito di portare al mondo attraverso internet, la televisione, l’editoria e i principali organi e strumenti di comunicazione.

Paolo al lavoro in Tunisia

Non avendo più molti mezzi né risorse, ho iniziato a spostarmi con un air-camp Maggiolina, integrando il mio adventure-kit con un tavolino pieghevole, un fornello a gas, un frigorifero da auto e un paio di borse con vettovaglie, materiale elettrico e ciarpame di circostanza.

Ho acquisito così una buona autonomia di viaggio, economizzando al massimo le spese. Pernottando ogni 2-3 giorni in garden-sharing posso ricaricare al meglio tutte le attrezzature, trovare una doccia calda e magari una buona pizza. E documentando tutto quello che avviene, quello che vedo, quello che faccio, i miei pensieri e le osservazioni, le azioni e le riflessioni, ho dato vita a un format televisivo che ho distribuito sinora a 27 emittenti televisive su tutto il territorio nazionale.

Vorrei che il mio messaggio potesse giungere, attraverso le immagini, come antidoto al sensazionalismo delle notizie tradizionali, al catastrofismo che devasta le coscienze spostando sempre il termometro della felicità verso il basso.

L’arcobaleno, simbolo della rinascita e della semplicità

Non siamo infelici perchè ci manca qualche cosa più o meno inutile: spesso siamo sommersi da una montagna di impegni, obblighi e doveri noiosi o fastidiosi, abbiamo abitudini impegnative che comportano costi e usura della risorsa più preziosa che abbiamo a nostra disposizione: il tempo.

Ed è l’unica risorsa che non possiamo comprare, non si trova al mercato, al centro commerciale e neppure dall’orefice o in banca. Se solamente un attimo riuscissi a spostare il piano di ascolto del telespettatore verso questa elementare ma invisibile consapevolezza, forse qualcuno potrebbe evitare di ritrovarsi, un giorno, sotto quello stesso cumulo di macerie e sorridere, svagarsi e cambiare frequenza di pensiero.

Sono entrato in contatto con numerosi associazioni di volontariato: le assisto sul piano della comunicazione e in cambio ricevo dei rimborsi per le mie spese di viaggio, attrezzature o viveri. Prima mi chiedevo come avrei fatto ad affrontare il giorno successivo, non potevo neppure proiettare i miei pensieri al fine mese o alle feste programmate.

Semplicemente perchè non c’erano più: vivevo nel presente e la vita mi offriva ogni giorno una sorpresa diversa ! E sempre più spesso erano gli eventi stessi a determinare la mia quotidianità. Oggi mi guardo indietro e vedo che sono passati 10 anni… è un dato attendibile. Non so come andrò avanti, ma so che lo farò, a volte sono lacrime, a volte sono sorrisi. Ma gli stessi occhi che usiamo per piangere sono gli stessi con cui guardiamo lontano.

Ogni giorno ci può regalare una sorpresa…

Ho realizzato degli incontri tematici, conferenze sullo stile di vita, sui meccanismi che ci impediscono di uscire, anche solo figurativamente, dagli schemi sociali o dalle abitudini più radicate. Un giorno sono nella foresta, isolato dal mondo come un orso selvatico, un altro sono in mezzo alla gente a raccontare che, nonostante tutto, la vita è una grande magia.

Portare in televisione l’ascolto della natura, il rapporto con l’ambiente, i momenti e le emozioni che possono caratterizzare ogni singolo istante, il valore di quell’attimo in cui la luce del sole dipinge l’arcobaleno davanti ai miei occhi, è molto gratificante e valorizza quegli stessi momenti di disperazione che avevo affrontato qualche anno fa.

A Giugno 2018 sono partito per la Danimarca con la Maggiolina e il mio amatissimo cane Dastan. Avevo sentito una voce interiore che mi diceva di uscire, andare, partire e andare lì. Mi succede spesso, la chiamo la mia scimmietta, probabilmente è solo una conseguenza dell’eccesso di solitudine ma la ascolto sempre. Più poeticamente la chiamo anche la mia stella polare, che indica cosa devo fare e dove devo andare.

All’inizio ero un pò frastornato, avevo mille pensieri che frullavano nella mente e non avevo idee. Ho vagato qualche giorno senza meta tra le foreste dello Jutland fino a quando mi è giunta una ispirazione illuminante.

Paolo con la sua maggiolina

Così ho iniziato a dare vita ad una trama cinematografica, realizzando da solo un intero film. Successivamente ho lavorato parecchi mesi sul materiale realizzato e infine ho proiettato in anteprima al cinema Anteo di Milano la mia piccola impresa intitolata: CLIC – 10 giorni guidato dal vento. Subito dopo ho ricevuto parecchie recensioni positive, numerose proposte e ho persino vinto il premio come miglior film indipendente al festival di S.Vincent.

Oggi, grazie al contributo di una associazione, ho finalmente realizzato il sogno di avere a disposizione un camper con cui sto già progettando di realizzare nuove puntate della serie televisiva e un nuovo film per le sale cinematografiche. Desidero aggregare altre persone unite dalla stessa passione, dalla stessa visione e dallo stesso amore per la natura. Nel frattempo vivo giorno dopo giorno… guidato dal vento.

Per conoscere Paolo Goglio

Per saperne di più sul format televisivo di Paolo Goglio ti invitiamo a visitare il sito: www.amoreconilmondo.com
Tutte le ultime news e le attività di Paolo le trovi sul suo blog personale: paologoglio.com
Il film: http://filmclic.it/

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1 thought on “Il regista che vive in un campeggio”

  1. MOLTO MOLTO BELLO. UN TIPO ECLETTICO , PARTICOLARE , LIBERO DAGLI IMPEGNI DELLA VITA LAVORATIVA …………MA SICURAMENTE APPAGATO DALLA SUA NUOVA SCELTA.
    HO VISTO ALTRI SUOI VIDEO ……………………..SOGNARE E VIVERE ……………GRAZIE

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