Comincia questa settimana con la collaborazione di Habitissimo e della Interior Designer Martina Pissinis un viaggio alla scoperta degli allestimenti più interessanti di veicoli su ruote.
Vi immaginate vivere in un autobus ? Ebbene sì, c’è chi sa perfettamente cosa voglia dire, come i nostri protagonisti di oggi ! Alcune famiglie hanno deciso di trasformare e ristrutturati mezzi ormai “vecchi” ed inutilizzati, con un loro fascino speciale, in residenza abituale: in una sorta di “casa fissa”. Probabilmente non tutti avrebbero il coraggio di fare una cosa del genere ma sicuramente questi esempi serviranno da lezione e aiuteranno a far capire a molti che: anche gli spazi piccoli posso trasformarsi in posti confortevoli in cui vivere !
L’autobus di Will e Alyssa
Will Hitchcock e Alyssa Pelletier desideravano da tempo trasformare un autobus nella loro dimora, una sorta di “sogno ir-realizzabile”. Fu quando trovarono un bus, in vendita a soli 5500 dollari, che decisero trasformarlo in realtà. Il problema più grande era dovuto al fatto che volevano potersi spostare, una sorta di casa in movimento, una vera e propria abitazione su ruote, ultimamente molto di moda negli Stati Uniti.
30000 dollari è ciò che la coppia ha speso in totale per costruire questa casa alternativa. Solo 2000 dollari per le riparazioni e la manutenzione iniziale necessarie per poter metter in moto il progetto. Ma il grosso della spesa è dovuto alla ristrutturazione e decorazione degli interni: eliminare tutti i sedili, mettere l’isolante, l’elettricità, le tubature e rivestire tutto in legno…
L’autobus è un GMC BlueBird del 2001. Il vecchio autobus è stato il punto di partenza per molte ragioni, principalmente per un motivo economico: 5500 dollari la spesa iniziale ma con l’obiettivo finale di ottenere uno spazio abitativo enorme, di quasi 200 metri quadri !
Sono occorsi diversi mesi di pianificazione prima di cominciare la ristrutturazione vera e propria. Ma alla fine il risultato è sorprendente, come potete vedere da queste immagini tratte dal loro blog che vi consigliamo di visitare
L’ingresso
L’ingresso conserva l’originale sedile del conducente e il pavimento è stato restaurato che un materiale resistente e antigraffio. Gli amici possono entrare con gli scarponi o con i vestiti bagnati e cambiarsi qui. C’è molto spazio anche per stivare oggetti e lasciare borse e borsoni prima di entrare nella zona abitativa.
THE LIVING ROOM
Il salotto, proprio dietro l’area del conducente, è uno splendido spazio multifunzionale. Sulla sinistra i ragazzi hanno sistemato un divano molto comodo con un capiente deposito sotto la seduta. Sulla destra si trova lo spazio aperto di fianco alle ampie e luminose finestre con il tavolo da pranzo.
L’UFFICIO
Questa è la parte della casa che mi piace di più ! Un comodo spazio per lavorare da vero nomade digitale. E’ posto quasi di fronte alla cucina, lasciando uno spazio aperto e comodo per due persone e cosi anche quando Alyssa cucina, Will può tranquillamente utilizzare il suo computer. E quando entrambi sono al lavoro possono stare comodamente seduti come in un vero ufficio ! ( Magari su una spiaggia, fronte mare… )
L’impianto elettrico del bus è gestito e controllato dalle centraline che vedete nella foto e tutta l’energia è fornita da potenti pannelli solari posti sul tetto del bus.
LA ZONA NOTTE
Il letto è grande anche se a noi sembra un pò sacrificato, così incastrato fra le pareti in legno. Personalmente non amo questo tipo di soluzione perchè di sicuro è poco pratico mettere le lenzuola e il copriletto senza spazio ai lati.
Lo stesso problema che abbiamo noi con il letto in mansarda. Comunque, finchè sono giovani… Anche qui lo spazio di carico è ottimizzato sfuttando la struttura del letto con ampi cassetti per la biancheria.
Insomma ragazzi. Un’investimento economico non indifferente ma che ha portato la coppia ad ottenere un ottimo risultato: una casa in cui vivere, lavorare e viaggiare tutto allo stesso tempo !
Articolo a cura di Martina Pissinis, per Habitissimo
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Credo che sia soluzione difficilmente praticabile in Italia sia per le dimensioni del mezzo sia per ottenere l’omologazione del mezzo .
Cmq grande bella idea fuori Italia,purtroppo…
Hai ragione. Vivendo per la maggior parte del tempo all’estero incontriamo abbastanza spesso mezzi di grandi dimensioni ( sopratutto vecchi camion) perfettamente ristrutturati e viaggianti. In particolare francesi e tedeschi. In Italia siamo come sempre al palo…