Vivere a bordo di un’auto. La nostra prima “casa” su quattro ruote

Correva l’anno 2004 quando decidemmo di acquistare la nostra prima vera “casa” su quattro ruote. Era da poco uscita il nuovo Peugeot Ranch 2.0 HDI e ricordo ancora il concessionario con quanta enfasi ne decantava le prestazioni, gli accessori in dotazione e il nuovo design. A noi francamente interessavano soltanto due cose: il prezzo ed il volume interno.

Trovammo un’occasione “a chilometri zero”, cioè un automobile, che i concessionari si autoimmatricolano e vendono ai clienti ad un prezzo ridotto del 20-25% rispetto a quello di mercato. Il vantaggio per il concessionario sta nel fatto che, comprando più autovetture di quante riesca a venderne in un certo periodo, è in grado di raggiungere un determinato volume di acquisti che gli garantisce sconti e altre agevolazioni da parte delle case produttrici.

L’acquirente, a sua volta, compra un’auto praticamente nuova, che non ha mai viaggiato o ha viaggiato pochissimo (in genere, i chilometri non sono mai esattamente zero, ma non superano comunque i cento), al prezzo di un’auto usata.

Le sue caratteristiche, tipiche di un veicolo adatto anche ad un uso commerciale, erano perfette per le modifiche che avevamo in mente. Lunghezza 414 cm, larghezza 172 cm altezza 181 cm. E poi il bagagliaio posteriore veramente capiente: da 624 a 2800 litri !

La porta posteriore era perfetta, poichè basculava verso l’alto offrendo una “tettoia” perfetta per i giorni di pioggia. Le porte posteriori scorrevano lateralmente, e potevano restare aperte anche in spazi ristretti.

Andammo di corsa dal nostro falegname di fiducia, con tutte le misure e nacque così il letto pieghevole che si poteva montare in pochi secondi, mantenedo i sedili posteriori e senza nessun tipo di fissaggio. In un secondo momento ci accorgemmo di non aver bisogno nemmeno dei sedili e costruimmo una enorme cassettiera che sfruttava al millimetro tutti gli spazi, sfruttando le aperture delle porte posteriori. All’occorrenza tutto l’allestimento si poteva smontare in meno di 10 minuti !

Per anni io e Amelie abbiamo trascorso favolosi week-end in totale libertà a bordo del nostro fedele Peugeot e fatto lunghi viaggi in giro per l’Europa. Di sicuro era scritto nel nostro destino che, un giorno o l’altro, saremmo diventati “fulltimers” !

A proposito. Il nostro letto è ancora pertetto e disponibile. Se siete interessati potete contattarci per acquistarlo per le vostre uscite da futuri “fulltimers” !

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1 thought on “Vivere a bordo di un’auto. La nostra prima “casa” su quattro ruote”

  1. Niabe@gmail.it

    Oggi abbiamo fatto tappa a Nizza (F) tristissima situazione…….nemmeno un parcheggio!!!!! Avendo un bambino di appena 6 mesi abbiamo sostato lungo la strada vicino a un bagno pubblico,fuori dalla città. Che non abbiamo visitato.

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