Storie “on the road”: due splendidi personaggi che abbiamo incontrato

Sono ormai trascorsi quasi cinque anni da quando abbiamo deciso di vivere “on the road” nella nostra nuova casa con ruote e fanali. Abbiamo macinato molti chilometri di asfalto e incontrato spesso persone “strane” come noi. Si chiamano fulltimers e vivono a tempo pieno ( oggi si direbbe H24 ) dentro queste piccole scatole di lamiera, vetroresina o legno, girando per le vie d’Europa.

Marion Seibert alla chitarra

Molti di loro portano con sè una storia, una motivazione profonda che li lega alla strada, alla vita libera e all’aria aperta. Le cronache ci raccontano solo e volentieri di storie di disperazione o disadattamento. Ma in realtà in tutti questi anni abbiamo scoperto per la maggior parte anime felici e innamorate di questo stile di vita.

In queste ultime settimane abbiamo fatto la conoscenza con la dolcissima cantante e chitarrista folk Marion Seibert marionseibert.de ) La incontriamo a Platja d’Aro, in Spagna, una mattina piuttosto fredda e brumosa. Un tempo insolito a queste latitudini.

Marion è intenta a prepararsi un tè mentre Emma, la sua inseparabile cagnolina meticcia la aspetta ansiosa fuori dal furgone. La chitarra spunta dal letto, in attesa di nuovi accordi. Ci avviciniamo gentili e incuriositi come sempre e le chiediamo di raccontarci la sua storia.

Il viaggio e la musica sono due aspetti importanti e imprescindibili per me. Vivere “on the road” e suonare costituiscono fonte di ispirazione e di orientamento spirituale. Lasciarsi andare alla vita di tutti i giorni, abbandonando le abitudini della quotidianità. Restare sempre curiosi e pronti alle novità che ci capitano ogni giorni. Questo è il senso della vita

Marion Seiber davanti al suo furgone

Poco più a sud, a Vilanova I La Gertrud, qualche giorno dopo incontriamo Morris, con i suoi due figli Tao e Paley. Siamo in sosta in un parcheggio sterrato, a pochi passi dal mare. Ad un certo punto tendiamo l’orecchio e, come spesso accade, prestiamo attenzione al borbottio di un motore in lontananza. Il suono è inconfondibile e preannuncia l’arrivo di qualche mezzo interessante. Per esperienza sappiamo ormai che dovrebbe trattarsi di qualche vecchio motorhome per fulltimers.

Il furgone del sarto Morris

Si parcheggia di fianco a noi e ancora una volta ci avviciniamo gentilmente e ne approfittiamo per fare conoscenza. In particolare ci incuriosice la macchina da cucire posta in bella mostra dietro al sedile del guidatore. Quattro chiacchiere in inglese ed eccoci ospiti a bordo del mezzo, pronti ad ascoltare la storia di quest’uomo che da nove anni ormai vive su ruote.

E’ un sarto e lavora in giro per l’Europa, un pò dove capita. E’ un abile artigiano e confeziona ogni sorta di manufatto. Dalle coperte termiche per i parabrezza delle Land Rovers ( pare sia richiestissimo ) fino ai rivestimenti dei sedili di camper e furgoni. Ci chiediamo come trovi il lavoro, visto che non ha biglietti da visita o un sito internet. Ma la sua serenità e il suo sorriso ci convincono che quest’uomo è felice e non ha bisogno di guadagnare molto per vivere.

Morris con i figli e macchina da cucire

Lo lasciamo in compagnia dei suoi figli, a trascorrere sereni una splendida giornata in spiaggia. Noi ci rimettiamo in cammino, sicuri che presto la strada ci regalerà ancora una delle sue meravigliose storie di vita “on the road”. Alla prossima storia !


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2 thoughts on “Storie “on the road”: due splendidi personaggi che abbiamo incontrato”

  1. Marion nel febbraio scorso era parcheggiata davanti al lidl vicino a almunecar…sud Spagna andalucia….in febbraio ripasso chissacse sarà ancora da quelle parti yauuuuu bye bye

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