Il villaggio di pietra del Luberon. Una perfetta sosta libera a Cabrières d’Avignon

Le giornate d’ottobre sono dolci e luminose,  perfette per andare alla scoperta del Luberon, una delle più interessanti aree della Provenza, caratterizzata da villaggi davvero pittoreschi inseriti in un contesto naturale straordinario. Quasi tutta la regione del Luberon è parco naturale, con oltre mille specie di piante e immense foreste di cedri e querce.

Ne abbiamo parlato in questi articoli:

Oggi dedichiamo la nostra sosta al piccolo villaggio di Cabrières d’Avignon, un balcone soleggiato affacciato sul lato occidentale del Luberon ( il piccolo Luberon ) Qui la pietra è presente ovunque, nelle case, nei muri a secco, nelle terrazze coltivate e nei villaggi bories.

centro cittadino cabrieres

La pietra in modo particolare ha salvato questo villaggio e la sua contea dall’ultima peste di Francia, nel 1721. Quello della peste è stato uno dei flagelli più temuti e catastrofici che per millenni ha colpito l’umanità in ogni angolo del mondo. Per combatterla venne costruito un muro lungo 25 km che ancora oggi qui si può ammirare, camminando lungo i sentieri escursionistici che si dipanano alle spalle del villaggio. Ancora intatte le garritte di guardia installate lungo tutta la cinta di protezione. Il muro di pietra costringeva i topi a uscire dai nascondigli e la luce uccise la maggior parte delle pulci portatrici del morbo.

Ecco il muro della peste, lungo 25 chilometri e perfettamente conservato
Ecco il muro della peste, lungo 25 chilometri e perfettamente conservato

Ma Cabrières deve anche essere ricordato come uno dei più sfortunati villaggi Valdesi dove la popolazione venne in gran parte brutalmente massacrata tra il 9 e il 10 aprile 1545 quando il re di Francia emise l’Arrêt de Mérindol, una crociata armata contro i valdesi di Provenza. Undici villaggi del Luberon vennero devastati e qui nella sola Cabrieres più di 700 uomini vennero uccisi e le donne del villaggio chiuse in un capanno di paglia e bruciate vive.

Ci sembra importante ricordare ciò che Voltaire scrisse nel “Trattato sulla tolleranza”:

Poco tempo prima della morte di Francesco I alcuni membri del Parlamento di Provenza, sobillati da alcuni ecclesiastici contro gli abitanti di Mérindol e di Cabrières, chiesero al re alcuni soldati per appoggiare l’esecuzione di diciannove persone di questi paesi, da loro condannate: invece ne fecero sgozzare 6000, senza risparmiare né donne, né vecchi, né bambini; ridussero in cenere trenta villaggi

Foreste di pini e cedri attraversate da una miriade di sentieri sono un paradiso per gli amanti del buon camminare. Erbe e fiori profumati danno sapore al miele della locale “miellerie”. In paese si possono ancora scorgere le torri di un castello del XII secolo completamente restaurato ( proprietà privata chiusa al pubblico ) e il vecchio mulino trasformato in una scuola per sommelier. Insomma una sosta davvero piacevole che ci sentiamo davvero di consigliare

SOSTA CAMPER GRATUITA ( GPS: 43.889639N, 5.150329E )
La nostra sosta in camper a Cabrières d’Avignon
La nostra sosta in camper a Cabrières d’Avignon

Ci troviamo a 160 metri di altitudine, dunque una quota ideale per il clima della stagione. Il parcheggio dista pochi passi dal centro e da tutti i servizi ( ristoranti, negozi ) Lo spazio a disposizione per i camperisti è ampio e ben livellato, su terra battuta.

Di fronte al parcheggio trovate una splendida area di giochi per bambini, tavoli da picnic, pista skateboard. L’area è videosorvegliata, situata di fronte al comune. L’esposizione è ottima ( soleggiata tutto il giorno ) Bagni pubblici in loco, perfettamente in ordine. Wi-fi gratuito presso la locale mediatheque ( orari da verificare )

 

  • AVVERTENZE
    Le cose cambiano nel tempo: le soste gratuite diventano a pagamento, i prezzi aumentano, le aree di sosta cambiano gestione o chiudono, la qualità dei servizi migliora o diventa più scadente. I parcheggi in cui fermarsi con il camper ( le cosiddette soste “tollerate” ) vengono banditi dai comuni. Ci sono periodi dell’anno ( normalmente in alta stagione ) in cui non è possibile fermarsi in sosta libera in alcune delle località descritte ( verifica sempre la data in cui abbiamo visitato la sosta )

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